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Comunicazione

Si è conclusa per Giannino Gabriel la lunga presidenza di Federazione Moda Italia (FMI) di Confcommercio Veneto

Lunedì 28 novembre, con l’elezione del giovane padovano Riccardo Capitanio alla guida del secondo sindacato più diffuso di Confcommercio, Federazione Moda Italia Veneto, Giannino Gabriel ha concluso la lunga attività di guida del sindacato regionale, nel rispetto dei due mandati consentiti; rimarrà comunque ancora presidente della FMI rappresentanza di Venezia e Rovigo, il cui rinnovo scadrà nel 2023 e la guida di 50&Più.

Per Gabriel è stata l’occasione di un bilancio, per ripercorrere le tante iniziative, proposte, le battaglie sindacali che lo hanno visto protagonista insieme con i colleghi del Veneto, ma sempre con l’orgoglio di portare un contributo della “sua” Venezia. “Un lungo corso iniziato nel 1977, giovane imprenditore di 25 anni di San Donà di Piave, quindi vicepresidente di Confcommercio Unione di Venezia per 4 anni nel 1992, anno in cui divenne anche Presidente di FMI Venezia  e membro del consiglio nazionale FMI, cariche che ha detenuto sino al 2022.

Alla guida di FMI Veneto, Gabriel giunge nel 2012, portando il sindacato del fashion retail al Tavolo Regionale intercategoriale della Moda e divenendo, dal 2017 al 2022, membro di giunta nazionale e vicepresidente nazionale della FMI. “Posso dirmi davvero soddisfatto del lungo lavoro nella federazione” – confida con orgoglio Gabriel raccogliendo ieri il plauso ed il ringraziamento di tutti i colleghi delle province venete, che hanno colto l’occasione per ripercorrere i momenti salienti della sua presidenza. Come la lotta alla contrafazione e all’abusivismo, resa possibile grazie alla strettissima collaborazione con le Forze dell’Ordine, vera missione per la FMI di questi ultimi anni.

per moltissimi anni a fianco delle forze dell'ordine a sostegno della legalità. Altro fronte, l’impegno per contrastare il debordare della grande distribuzione, proponendo regole da condividere ed evitare la concorrenza di fatto sleale, campagna che ha meritato l’attenzione della stessa Regione del veneto e ha visto, almeno parzialmente, accogliere le proposte nella riforma della legge regionale 50/2012. Numerose anche le attività formative locali, regionali e nazionali per l'evoluzione dei negozi moda.

“Abbiamo ritenuto prioritario” - ricorda Gabriel “offrire anche strumenti di conoscenza e di cultura imprenditoriale innovativa per affrontare la veloce e dirompente trasformazione che stiamo vivendo”. Numerose anche le convenzioni  con istituti di credito, SIAE, ed altre per garantire costi competitivianche sui servizi indispensabili per  il negozio di moda. Un esempio tra tanti: come passare dalle vetrine fisiche alle vetrine digitali nel WEB; eventi per lo sviluppo del commercio digitale con le università in  I.U.S.V.E.. A difesa del settore, FMI Regionale ha fortemente richiesto al G7 ultimo di Venezia, di tassare i redditi del commercio delle grandi piattaforme, nonché strutturato le specifiche richieste del settore presso regione e Governo, per ottenere misure urgenti ed adeguate per contrastare il tremendo biennio di conseguenze della pandemia e, di questi giorni, la battaglia per “non spegnere le imprese” a causa del caro bollette energetiche.

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