Presente al dibattito Federico Zelli, vicesegretario nazionale e coordinatore mercati europei di FIVA Confcommercio.
Il presidente Zanchetto: “La priorità è mettere al sicuro le concessioni in un settore che a livello nazionale conta ben 160.000 imprese. Non siamo contrari tout court alla Direttiva Bolkestein, ma sosteniamo debbano esserci dei criteri chiari che tengano conto della professionalità e degli investimenti fatti nel corso degli anni da parte degli ambulanti”.
Si è rinnovato nei giorni scorsi il sindacato interprovinciale FIVA Confcommercio Venezia Rovigo, che riunisce e rappresenta le imprese operanti su aree pubbliche. Circa 500 i venditori ambulanti associati FIVA fra le province di Venezia e Rovigo anche se la realtà metropolitana, che ospita importanti mercati cittadini come quello di Mestre e Chioggia, richiama associati anche dal resto delle province confinanti.
Nella sede di Confcommercio Unione metropolitana di Venezia, a Mestre, è stato rieletto presidente all’unanimità Mirco Zanchetto che sarà affiancato da Michele Franz, vicepresidente, il quale succede a Salvatore Carrano. Presente inoltre Federico Zelli, vicesegretario nazionale e coordinatore dei mercati europei di FIVA Confcommercio.
Alle elezioni è seguito un dibattito che ha visto gli imprenditori del settore confrontarsi sulla ridefinizione delle aree mercatali a seguito dei rinnovi delle concessioni e dei vincoli imposti dalla Direttiva Bolkestein, che prevede un riassetto del commercio ambulante. Un settore che – hanno sottolineato i presenti – sta conoscendo una certa flessione, con stalli spesso lasciati liberi a causa dei costi crescenti e del caro vita che sta penalizzando sia gli esercenti che i clienti per via dell’aumento dei costi delle materie prime. Anche nei mercati rionali, quindi, luoghi in cui tradizionalmente i prodotti sono ritenuti più economici, si è registrato un sensibile aumento a causa dell'inflazione.
Ha spiegato il presidente Mirco Zanchetto: “Per noi attualmente la priorità è mettere al sicuro le concessioni in un settore che a livello nazionale conta ben 160.000 imprese. Per questo stiamo lavorando sul DDL Concorrenza che in tema di concessione di spazi pubblici ai commercianti ambulanti prevede nuove regole per l’assegnazione e permette ai comuni di andare a gara per concedere le relative licenze. Non siamo contrari ma sosteniamo debbano esserci dei criteri che tengano conto della professionalità e delle competenze acquisite nel corso degli anni da parte degli ambulanti e degli investimenti fatti. Parliamo di imprese spesso storiche, che operano sul territorio da anni e anni e che con grandi sacrifici portano avanti un lavoro che vogliamo venga riconosciuto”.
“Lavoriamo inoltre su quella che è la riforma del commercio - ha sottolineato il vicepresidente Michele Franz -. Siamo in dialogo con il governo per portare a termine questo percorso nel più breve tempo possibile. Per noi è importante far sentire la nostra voce”.