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“Ma di tutta quest’acqua che sta cadendo in questi giorni, quanta sarà effettivamente convogliata e distribuita agli utenti privati, alle famiglie e alle imprese? Servirà a soddisfare le punte di domanda delle nostre località balneari e delle città, in estate, dopo periodi di gran secco?” La domanda, posta provocatoriamente all’inizio dell’incontro da Francesco Antonich, vicedirettore di Confcommercio Metropolitana di Venezia e attuale presidente del Comitato Utenti del Consiglio di Bacino Laguna di Venezia, è stata invece il filo conduttore di un incontro che è stato molto apprezzato perché ha consentito di approfondire davvero i termini del problema e conoscere la rete di infrastrutture presente e in via di realizzazione per garantire acqua di qualità, soddisfacendo una domanda articolata e complessa. Nel suo saluto il Presidente del Consiglio di Bacino Laguna di Venezia, il Sindaco di Salzano Luciano Betteto ha sottolineato la necessità della collaborazione tra enti Comuni ed utenti e struttura tecnica del Consiglio per garantire elevati standard di qualità del servizio per l’utenza, e l’importanza di incontri che, come questo, consentono di far conoscere l’ente e raccogliere istanze e proposte. Sulla stretta collaborazione tra Gruppo Veritas S.p.a., ente gestore della rete – presente all’incontro anche con il suo direttore generale Andrea Razzini – e Consiglio di Bacino, è intervenuto il direttore generale di quest’ultimo, Massimiliano Campanelli che ha sottolineato le azioni e le linee strategiche in atto per prevenire emergenze per valutare preventivamente i problemi legati alla maggior domanda nel periodo turistico, che vede salire di oltre 300.000 utenze giornaliere le 800.000 considerate per la popolazione stanziale della Città Metropolitana di Venezia.
Dettagliata ed esaustiva la relazione dell’ing. Umberto Benedetti direttore del Servizio Idrico Integrato di Veritas ha illustrato l’imponente lavoro per garantire l’efficacia ed il potenziamento della rete idrica, con una particolare attenzione per la riduzione delle dispersioni, comunque tra le più contenute in Italia, al netto delle perdite cosiddette fisiologiche (12%) che nei tratti più problematici si aggirano poco al di sopra del 25%, per un flusso che, nei soli primi 9 mesi del 2022, è stato pari a 8 milioni di metri cubi e per il solo acquedotto regionale S.A.VE.C., un anello che garantisce l’acqua a tutta la laguna Sud. da Venezia a Chioggia, e collegato al grande adduttore proveniente dalla provincia di Padova, garantendo ridondanza e connessione per ovviare anche ad eventuali criticità delle tratte minori tra comuni.
Se le criticità del sistema sono focalizzate nella vetustà delle principali infrastrutture e nella non ancora completa interconnessione delle risorse idriche, e quindi nel grande lavoro per intervenire alla soluzione delle perdite, va detto che le azioni strategiche messe in campo da Veritas S.p.A. sono già in atto. Dalla salvaguardia delle falde con monitoraggio a monte dei pozzi possi di prelievo, al rinnovo delle condotte di adduzione e la realizzazione delle necessarie interconnessioni tra le reti minori. Inoltre il potenziamento dell’impianto di potabilizzazione di Ca’ Solaro (nei pressi di Mestre) e l’introduzione di sistemi dinamici di monitoraggio delle perdite e l’efficientamento della rete di distribuzione. Un imponente programma di lavoro, in gran parte progettualità definitiva e in cantierabilità, che interesserà per i prossimi anni tutta la Città metropolitana e che si aggira intorno ai 122 milioni di Euro.
“Interventi che incontrano le attese degli utenti e delle famiglie” – ha concluso Francesco Antonich – “e che costituiscono anche una risposta alle istanze del mondo imprenditoriale sia industriale che commerciale ed in particolare delle località balneari: è ancora vivo il disagio incorso a Caorle la scorsa estate, per altro risolto in pochi giorni grazie ad un complesso ma efficace intervento d’emergenza di Veritas e il supporto degli Alpini, ma queste nuove infrastrutture potranno finalmente rispondere in modo definitivo alle necessità quotidiane, alle punte delle stagioni estive e consentire di non sprecare la risorsa acqua, raccogliendola quando arriva, distribuendola quando serve, anche nei momenti di siccità previsti in aumento dagli scenari di climatologi e geologi”.