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Comunicazione

Pubblici esercizi: in tutta Europa misure drastiche, chiusure totali e coprifuoco.

L’ultimo Dpcm del 25 ottobre 2020 che chiude le serrande dei pubblici esercizi italiani alle 18.00; unica concessione strappata all’ultimo momento, almeno la domenica e i festivi si potrà tenere aperto, pur nel rispetto della chiusura alle ore 18.00 e il limite –per i non congiunti – di un massimo di quattro persone per tavolo. Ma attenzione: per quanto severissimo, il provvedimento che va a colpire ristoranti, bar  ed in generale tutti i pubblici esercizi (le discoteche sono già state  messe sotto lucchetto con il primo lockdown generale) non è il più restrittivo applicato dai Governi europei, in particolare laddove la diffusione della pandemia è diventata violentemente alta, i provvedimenti sono già stati adottati nella prima quindicina di ottobre. Se, infatti in Italia e Germania, le restrizioni riguardano soprattutto i locali e le feste private, il numero più elevato di contagi in altri paesi, come Spagna (Catalogna, con Barcellona), Francia, e Paesi Bassi ha di fatto riattivato lockdown parziali o totali. Le misure sono state adottate prima del 15 ottobre e potranno essere ulteriormente incrementate se il contagio non invertirà la tendenza di crescita.

Ma vediamo costa sta accadendo in alcuni paesi, per altro di diretto interesse per l’Italia pechè confinanti o legati da flussi turistici e rapporti commerciali quotidiani.

FRANCIA

Zone rosse definite, a cominciare dalle grandi città come Parigi con chiusura totale e coprifuoco dalle ore 21 alle 6 del mattino.

Estensione delle restrizioni già attivate nella capitale: bar chiusi, ristoranti che possono ospitare al massimo tavoli da 8 coperti, vietato il consumo di alcol nelle strade, palestre e piscine aperte soltanto per i minorenni.

GERMANIA

Limite di 10 le persone autorizzate a partecipare alle feste private, con possibilità di limitare ulteriormente a sole 5 persone o max due nuclei familiari in caso di aumento dei contagi.

Chiusura alle 23 per tutti i ristoranti nelle zone ad elevato tasso di contagio, ma ormai le misure riguardano gran parte del Paese: sono 47 le zone dove è stata superata una media di 50 casi ogni 100mila abitanti. Berlino e Francoforte: bar e ristornati chiudono entro le 23.

REGNO UNITO

Tre livelli di restrizione: Primo: restrizioni a livello nazionale, inclusa la chiusura di pub e ristoranti entro le 22 e divieto di assembramenti di oltre sei persone. Secondo: coinvolge principalmente il nord dell’Inghilterra ed aggiunge il limite di due nuclei familiari a contatto. Terzo: interessa le zone più colpite e impone chiusura di pub, ristoranti, palestre e casinò per almeno quattro settimane (di fatto già attivato in tutte le grandi città del Paese). Vietati anche i contatti con altri nuclei familiari.

SPAGNA

Va tenuto conto dell’ampia autonomia delle singole “Comunidad” (regioni). La Catalogna (con Barcellona) ha chiuso (per ora) tutti i bar e i ristoranti sino al 1. Novembre.

Regione di Madrid: parziale lockdown. Oltre alla chiusura di tutti i pubblici esercizi, divieto di spostamenti non essenziali tranne che per motivi di lavoro, scolastici o sanitari.

PAESI BASSI

Dal 15 ottobre in lockdown parziale con la chiusura di bar e ristoranti per un mese (per ora almeno sino al 15 novembre)

BELGIO

Bruxelles e città maggiori: bar e ristornati rimarranno chiusi per altre tre settimane (almeno sino alla metà di novembre).

IRLANDA DEL NORD

Dopo la chiusura delle scuole sino alla fine di novembre, chiusi anche pub e ristoranti almeno sino alla seconda metà di novembre. Vietata la vendita di alcolici nei supermercati dopo le 20.

Alla metà di novembre le norme saranno riviste per adeguarle allo stato di gravità della diffusione del contagio.

REPUBBLICA CECA

Da metà ottobre è attivo un lockdown parziale di tre settimane, dopo la dichiarazione dello stato di emergenza, con la chiusura di scuole, alloggi universitari, bar e discoteche. Vietato il consumo di alcol in luoghi pubblici. Assembramenti al chiuso limitati a 10 persone, 20 all’aperto.

DANIMARCA

Le restrizioni in vigore nella capitale, Copenhagen, sono state estese a tutto il paese.

Chiusura di bar e ristoranti entro le 22 e obbligo di mascherina anche per i posti a sedere.

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