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Comunicazione

Confcommercio rimane preoccupata: “La ripresa c’è, ma non per tutti e dappertutto”

Confcommercio-Imprese per l’Italia, in audizione alla Camera dei Deputati oggi martedì 15 giugno,  ha espresso preoccupazione per le prospettive  di una ripresa lenta e disomogenea, sia per  il Paese sia per diversi comparti.

 

In occasione dell’audizione sul decreto legge Semplificazioni, la Confederazione ha espresso il timore che la partenza rimanga bloccata, soprattutto per la perdurante sofferenza del turismo, se non si accelereranno i provvedimenti. Non prima di due anni, lamenta infatti Confcommercio, sarà possibile ritornare alla performance almeno del 2019. Tuttavia si guarda con speranza all’avvio, anche questo però richiesto in tempi rapidissimi, del Programma Nazionale di Ripresa e Resilienza.

La ripresa, infatti, si sta rivelando non omogenea e, attraverso il componente di giunta confederale, Enrico Postacchini, ha spiegato ai deputati delle commissioni parlamentari  che stanno esaminando esaminano il decreto, che comparti come turismo e commercio soffriranno ancora per molto tempo, con un gap molto profondo per il Sud del Paese, anche perché vi sono aree dove la campagna vaccinale è in ancora in ritardo.

I numeri, d’altronde, parlano chiaro: “nel primo quadrimestre del 2021 c’è stato un calo di fatturato di circa il 30% per il commercio e del 50% per il turismo. Si auspicano comunque nuovi investimenti, in particolare per rinnovare l’intero sistema economico e modo di fare business, anche nel terziario, considerando come inevitabile, oramai, che gli investimenti discriminanti per  competere nel futuro saranno quelli sul fronte ambientale, digitale, delle infrastrutture e

Positive comunque le considerazioni in merito al PNRR, ma Confcommercio ha richiamato l’attenzione su una governance che sia efficace ed efficiente, a partire dalla valorizzazione del ruolo del Tavolo di partenariato economico, sociale e territoriale al quale devono essere garantite un’adeguata informazione sulla realizzazione degli interventi, presupposto per una condivisione partecipata, e un costante dialogo con tutti i livelli di governo coinvolti. Una funzione non meramente consultiva, ma anche di apporto concreto che deve essere opportunamente accolto e integrato nelle azioni che renderanno operativo il PNRR.

In merito al superbonus 110%, è stato richiesto ai deputati un impegno per una effettiva semplificazione delle procedure, anche qui a beneficio della reale efficacia e tempestività della misura, semplificazioni che consentano di superare le difficoltà legate alla necessità di attestare la conformità edilizia dell’immobile”. Quanto ai beneficiari, Confcommercio si augura che si vada ben oltre la già positiva estensione dell’agevolazione agli enti che svolgono attività sociosanitarie o assistenziali con immobili di categoria catastale B/1, B/2 e D/4, essendo determinante, proprio ai fini della ripresa strutturale dell’economia, un’estensione della misura alle imprese e ai professionisti. Infine, sul punto, Confcommercio ha richiesto di rivedere le scadenze, ritenendo necessario un timing più adeguato di prosecuzione dell’intervento che, anche in considerazione della complessità degli adempimenti, dovrebbe estendersi almeno sino a tutto il 2023.

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