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Comunicazione

FNAARC Confcommercio scrive al Presidente Giuseppe Conte: anticipare il 30% del Fondo di Indennità di Fine Rapporto.

Il Presidente di FNAARC Confcommercio, Alberto Petranzan ha preso carta e penna e ha scritto al Presidente del Consiglio Giuseppe Conte una lettera aperta - pubblicata anche su il Sole 24Ore del 2 settembre scorso -, per chiedere con forza lo sblocco del Fondo di Indennità Fine Rapporto (FIRR).

Una battaglia che FNAARC sta conducendo in tutte le sedi, istituzionali e locali e che è parte degli obiettivi che, con l’affermarsi della la Lista n. 3 Enasarco del futuro, il sindacato vuole perseguire come un diritto irrinunciabile. Ad esserne interessati, solo per parlare del veneziano e rodigino, sono i poco meno di 3.400 gli agenti di commercio e promotori della Città Metropolitana di Venezia ai quali si aggiungono i colleghi di Rovigo, poco più di 900, chiamati ad eleggere in questi giorni con voto telematico, dal 24 settembre al prossimo 7 ottobre, i delegati all’Assemblea di Enasarco, l’ente previdenziale degli agenti di commercio.

“E’ una battaglia di principio e di diritto” – spiega Stefano Montesco, Presidente di FNAARC Confcommercio Metropolitana di Venezia, che fa eco al collega Petranzan – “Perché sin dal 10 luglio la Fondazione Enasarco ha deliberato la possibilità per i propri iscritti, agenti di commercio e consulenti finanziari, di richiedere l’anticipo del 30% del proprio FIRR, destinandovi la cifra di 450 milioni di euro”. Una decisione adottata proprio come misura di estrema emergenza, per far fronte alla serrata dell’economica e al fermo degli stessi agenti e consulenti, imposta dalla lotta alla pandemia da Covid-19.

“Proprio durante il lockdown” – prosegue allarmato Montesco – “si è dimostrato che fermare gli agenti di commercio ha significato bloccare uno dei pistoni del motore dell’economia; essi da sempre, nei momenti di rallentamento economico, svolgono un ruolo centrale per stimolare la ripresa economica, la promozione dei prodotti in Italia e all’estero, specie delle PMI che sono tessuto produttivo centrale per il Paese”. Nella lettera aperta, il leader di FNAARC Confcommercio Petranzan evidenzia come  i provvedimenti messi in campo dal Governo hanno riguardato in misura minima gli Agenti di Commercio che non hanno potuto accedere alla Cassa Integrazione e che in moltissimi casi non hanno potuto ottenere il contributo INPS di 1.000 euro per l’impossibilità di dimostrare il calo di fatturato a causa del differimento temporale tra attività e relativa fatturazione. Dunque diventa indispensabile attivare l'anticipo del FIRR, e a tal fine la Fondazione Enasarco non ha tardato, ne va dato atto, a deliberare in tal senso dandone immediata comunicazione ai Ministeri competenti - Lavoro e MEF - per la vigilanza sull’ente perché completassero l’iter di sblocco.

“E’ grave” – riprende Montesco citando proprio la lettera di Petranzan” – che a distanza di quasi tre mesi, il Governo non si è ancora pronunciato su un provvedimento che non ha alcun impatto sui conti pubblici – i soldi sono solamente quelli versati a suo tempo regolarmente dagli agenti iscritti – e che ha carattere di estrema urgenza. Una misura che, data la gravità della situazione e FNAARC Confcommercio ritiene debba considerarsi a tutti gli effetti una misura strutturale, analogamente per quanto sta avvenendo con le altre casse previdenziali private”.

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